Con “educazione alimentare” si intendono tutte quelle indicazioni e strumenti che aiutano il paziente a gestire la propria alimentazione mantenendo lo stato di salute sul lungo periodo.
Non si tratta quindi di seguire una dieta per un tempo definito, ma di acquisire nuove abitudini, competenze e un nuovo stile di vita, imparando ad organizzare i propri pasti all’interno di giornate spesso frenetiche.
Prendersi cura di sé stessi è la base di questi percorsi. Cambiare prospettiva iniziando a vivere la preparazione dei propri pasti, non come una perdita di tempo, ma come un investimento sulla salute nostra e della nostra famiglia.
È un viaggio che spesso è da farsi insieme al proprio compagno, per aiutare anche i figli a nutrirsi in modo consapevole senza però perdere il gusto e la gioia di stare a tavola.
Mangiare bene non significa necessariamente monotonia, noia o ripetizione, ma al contrario, ci dev’essere soddisfazione al palato e farci sentire gratificati.
I piatti saranno colorati, profumati e saporiti, si riscoprirà la bontà del cibo vero, mettendo le basi per una salute duratura negli anni a venire.
Tale approccio va sostenuto durante il percorso nutrizionale, qualsiasi esso sia e va sempre personalizzato sulla persona e sulle sue necessità.
I percorsi non devono essere perfetti, ma perfettamente sostenibili.